Design: Herzog & de Meuron
Poltrona P11 — HdM 2025

Originariamente concepita per un caffè in Giappone, la sedia Shaun è stata sviluppata per oltre un decennio. Si è evoluta attraverso molti cicli di reinvenzione. Nata per un progetto architettonico, non segue alcuna tendenza o stile. È un elemento architettonico con un proprio carattere e una propria identità.

L'idea originale era quella di ridurre al minimo una sedia morbida: due cuscini, uno come seduta e l'altro come schienale. Sono attaccati l'uno all'altro in modo invisibile, quasi magicamente in equilibrio l'uno sull'altro, sostenuti semplicemente da quattro gambe. Le gambe si inseriscono direttamente nella parte inferiore del cuscino, simile a una costruzione da tavolo, allargandosi nella parte anteriore per dare più spazio alle gambe e stringendosi nella parte posteriore in una sorta di contrappeso compositivo. I piedi, simili a zoccoli, reinterpretano la geometria fresata delle gambe tornite utilizzate in altri nostri progetti di mobili e, insieme al morbido volume imbottito (i primi prototipi in soffice lana), conferiscono alla sedia un fascino animalesco. È nata Shaun. Nella versione finale, la seduta e lo schienale sono accuratamente rivestiti come due “amaretti” di velluto con tessuti lussuosi. La scala e le proporzioni sono generose e, in combinazione con il noce Canaletto satinato, conferiscono alla sedia una certa eleganza e nobiltà.

Completata dal suo piccolo e giocoso pouf, uscito dall'archivio Herzog & de Meuron per arricchire la collezione Marta Sala Éditions, la sedia da pranzo diventa una poltrona lounge. Ma il pouf da solo è un pezzo estremamente utile e versatile e può essere utilizzato come sgabello, tavolo o poggiapiedi grazie alle sue dimensioni contenute e al suo peso ridotto.

Realizzato a mano in Italia, fa ora parte della collezione “La Magie du Bois” di Marta Sala Éditions.

Ph: Giulio Ghirardi